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Arrivare al cuore dei giovani di tutta Italia!

E' questo l'obiettivo della Fondazione Italiana Cuore e Circolazione-Onlus, perseguito ormai da circa un anno con l'impegno nella campagna di prevenzione contro la morte cardiaca improvvisa nei giovani.
I primi risultati di questa campagna di prevenzione sono stati presentati dalla Fondazione in occasione del 72esimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia (SIC), tenutosi a Roma dal 10 al 12 dicembre 2011, hanno confermato l'importanza di questa iniziativa.
Nell’ambito di questo progetto, tra il 2010 e il 2012, sono stati sottoposti a screening elettrocardiografico circa 7.000 studenti appartenenti alle classi 4^ e 5^ della scuola secondaria di II grado appartenenti alle regioni Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Abruzzo, Lazio, Calabria e Sicilia. I risultati sono degni della massima attenzione: in una popolazione di ragazzi apparentemente sani, nel 21% sono presenti alterazioni elettrocardiografiche meritevoli di approfondimento diagnostico. Tuttavia, questi dati non indicano che 21 ragazzi su 100 sono malati, ma accendono un campanello d’allarme sulla necessità di eseguire ulteriori approfondimenti diagnostici. Infatti dagli esami di secondo livello effettuati è chiaramente emerso che di questo 21% solo nell’1 % dei casi sono state riscontrate patologie cardiache che hanno richiesto terapia.
Anche i dati anamnestici sono alquanto significativi poiché circa il 15% dei ragazzi presenta familiarità per malattie cardiovascolari, il 19% presenta abitudine tabagica, il 13% fa abuso di alcol e pratica il cosiddetto binge drinking) e il 6% dichiara di far uso di sostanze stupefacenti.
La Fondazione Italiana Cuore e Circolazione Onlus, ha intrapreso questo progetto a partire dall'anno scolastico 2008/2009 ,con la collaborazione del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca (MIUR), e prevede per prima cosa l'identificazione dei soggetti a rischio attraverso un'attività di screening cardiovascolare e la conseguente messa in atto di misure preventive, quale riduzione dell'attività sportiva intensa o la conversione in sport meno impegnativi, nonchè l'adozione di approfondimenti diagnostici e terapie farmacologiche salvavita.
La morte improvvisa può colpire anche soggetti giovani, apparentemente sani. Ne sono affetti all'anno 4-5 soggetti ogni 100.000 giovani sotto i 35 anni, in pieno benessere.

Sono eventi tragici, devastanti dal punto di vista famigliare e sociale:
si possono prevenire?

Gli studi patologici condotti nell'ultimo ventennio hanno dimostrato che il fenomeno interessa soggetti con malattie cardiovascolari occulte e che lo sforzo o l' emozione triplicano il rischio. Esistono, infatti, cardiopatie perfettamente compatibili con prestazioni meccaniche di cuore anche di livello elevato, che mostrano una vulnerabilità elettrica a rischio di fibrillazione ventricolare e arresto cardiaco.
Si tratta di difetti congeniti (anomalie delle arterie coronarie o del tessuto di conduzione) o malattie genetiche (cardiomiopatie) che possono essere facilmente identificate mediante screening elettrocardiografico.

Molti giovani praticano attività sportiva non agonistica, per la quale è previsto il certificato medico solo di sana e robusta costituzione, con visita medica senza l'impiego di esami strumentali.
In questo modo molte cardiopatie occulte non vengono svelate e anche lo sport ludico può rivelarsi minaccioso per la vita. D' altro canto, parecchie malattie cardiovascolari silenti possono portare ad arresto cardiaco anche in assenza di sforzo o emozioni, per cui anche soggetti giovani, con vita sedentaria, sono esposti al rischio se la loro malattia non viene smascherata.

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